GennyPiermatteo che corre

DIARIO DI ALLENAMENTO E GARE DI UN UOMO CHE AMA CORRERE... "FORTE"

mercoledì 19 settembre 2018

A cosa serve avere l'allenatore se "la rete" mette a disposizione tabelle di preparazione per ogni distanza e disciplina?

Partiamo dalla prima domanda che rappresenta anche il titolo di questo post: A cosa serve avere l'allenatore se "la rete" mette a disposizione tabelle di preparazione per ogni distanza e disciplina?
Inizio col dire che sono assolutamente contrario ad ogni tipo di tabella e il motivo è molto semplice: siamo tutti geneticamente diversi (percentuale di fibre bianche, rosse e intermedie), abbiamo strutturato adattamenti diversi dovuti ad esperienze sportive differenti, stili di vita unici  e così via.
Un esempio che ripeterò anche per i prossimi interrogativi è questo: se avessi due atleti con un personal best sui 5000m di 17'00" ovvero una media al km di 3'24" e proponessi loro un lavoro di ripetute di 7-8x1000m in 3'20" con 2' di recupero, avrei la stessa risposta organica a questo tipo di stimolo? La mia risposta è:  "No", proprio per i motivi sopra elencati.
Per ottenere dei miglioramenti nella corsa ci vuole tempo e pazienza: all'inizio è abbastanza semplice ma più si va avanti e più diventa complesso perché con l'aumentare del carico cambia la risposta dell'organismo e non sempre in meglio, soprattutto se non si fa attenzione ai tipi di allenamento da svolgere.
Ma allora qual è la strada da seguire?
E' sicuramente necessario non affidarsi a chiunque propini tabelle e basta (senza nemmeno guardare in faccia l'atleta) e soprattutto è necessario assicurarsi che l'allenatore abbia una preparazione specifica e non si sia improvvisato  senza nessuna qualifica: non basta aver corso qualche anno, bisogna conoscere un minimo di basi fisiologiche e di metodologia di allenamento.
Un altro esempio che mi piace fare è questo: per fare una piramide ci vuole una base solida e tanti mattoni messi nel modo corretto, altrimenti la piramide cade. Se uno vuole copiare la piramide prendendo un mattone, due, tre e non li mette nel modo giusto la piramide sicuramente cadrà, magari non subito ma, alla prima intemperia, cadrà sicuramente.

lunedì 10 settembre 2018

L'ALLENATORE IN ATLETICA NON SERVE A NIENTE...

Partiamo da un po' di domande provocatorie:
1. A cosa serve avere l'allenatore se "la rete" mette a disposizione tabelle di preparazione per ogni distanza e disciplina?
2. Mettiamo anche che uno abbia la fortuna di avere un allenatore, ma siamo sicuri che sappia realmente cosa propone ai propri atleti e le conseguenze sul fisico e sulla mente che produce lo stimolo allenante?
3. Ma gli allenatori sono veramente persone qualificate oppure sono ex atleti che, grazie a una quantità spropositata di km corsi in anni di tapasciate, si sentono nella condizione di poter proporre a dei novizi allenamenti che portano il cuore a sfiorare anche i 200 battiti al minuto?
4. Ma gli allenatori possono proporre programmi di allenamento simili a giovani e ad adulti?
5. Visto che i giovani non hanno voglia di correre a lungo lentamente, non sarà  meglio fargli fare tanti lavori corti e veloci così si divertono e corro più velocemente in gara?

Vi assicuro che risponderò a queste domande, ma rimango in attesa di altri vostri interrogativi così da approfondire alcuni argomenti  di interesse comune.
A presto...

giovedì 6 settembre 2018

Ci sono...

E' un po' di tempo che non aggiorno il blog, forse è il caso di recuperare…
Dalla gara del parco nord, ho corso i campionati regionali di società su pista, a Mantova, sui 5000 che ho vinto.
In estate, per tutto il mese di luglio, mi sono allenato bene. Ad agosto ho recuperato una decina di giorni tra riposi e corsa lenta e poi mi sono rimesso a lavoro curando fondamentalmente l'aspetto aerobico. Lavori specifici ne ho corsi pochi, perché sto provando ad allenarmi su una fascia di battiti ben precisa che non mi consente di spingere allenamenti troppo tirati. Ho svolto quantità industriali di ginnastica perché avevo più tempo a disposizione e un gran desiderio di approfondire alcuni aspetti sulla "stabilità".
Sono soddisfatto del lavoro svolto fino ad adesso anche se sento un po' di affaticamento. In questo periodo diminuirò la quantità di ginnastica per ricercare un po' più di freschezza neuromuscolare.
Inserirò qualche allenamento sul ritmo, in preparazione dei campionati italiani di società in pista di fine mese a Modena.
Nei prossimi post, probabilmente, farò alcune riflessioni su alcuni aspetti che orbitano intorno al mondo della corsa, primo tra tutti: il ruolo dell'allenatore!