Pubblico volentieri una riflessione del ciclista Marco Pinotti (atleta "ecologico") che mi ha colpito anche perché ho letto di lui su un interessantissimo libro che si chiama "Il doping ecologico" di Omar BeltranVorrei solo raccontarvi quello che ho imparato.
Quello che ho imparato è che le guerre non portano a
nessun vincitore. Possiamo fare tutta la “lotta” al doping che vogliamo,
con i mezzi piu’ sofisticati ed i controlli anche su tutti gli attori dello
spettacolo. Il problema si ridurrebbe certo, fino a quando non si troveranno
nuovi modi di passare le maglie dei controlli o fino a quando queste maglie si
allenteranno. Non si dovrebbe fare uso di doping, non per la paura dei
controlli, ma semplicemente perche’ non e’ giusto farlo. Si perseguirebbe un
fine con i mezzi sbagliati e ci si ritroverebbe con un pugno di mosche. O
volete davvero credere che vincere, sapendo di aver barato, ci rende
davvero felici? E poi siamo davvero sicuri che ne vale la pena? Al di la delle
possibili ricadute sulla salute fisica, non vogliamo parlare delle ferite
dell’anima, forse ben piu’ importanti? O del messaggio che comunichiamo
alle future generazioni? Sarebbe come nascondere rifiuti tossici
nell’orto di casa propria sperando, sotterrandolo, di risolvere il problema. Quello che ho imparato è che a volte percorrere la
strada meno battuta è una buona scelta, se si rispettano i propri valori
personali. Esistono alcuni principi e leggi naturali che trascendono i valori
personali, le diverse culture e religioni: esiste davvero un senso di equità,
onestà, rispetto e contributo che non ha tempo ed è indiscutibile.
Quello che ho imparato è che la felicità non è
un risultato, ma un processo. Il risultato è un premio, che non dipende
da noi. E la felicità non dipende da quello che siamo o da quello che abbiamo.Quello che ho imparato è che abbiamo sempre una
possibilità di scelta e che esiste sempre un’alternativa. Da questa
possibilità di scelta parte la rivoluzione dentro di noi. Non serve aspettare
soluzioni del problema dall’alto se non cambiamo i nostri comportamenti e le
nostre convinzioni. Soprattutto ho capito che tutte le cose che ho imparato
occorre metterle in pratica. Sapere e non fare è come non sapere.
Marco Pinotti
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