Ho deciso di pubblicare una intervista "datata" di Matteo Villani (2008) che mi ha è stata inviata dal mio caro amico Paolo Prestipino che, a sua volta, ha ricevuto dal Tecnico nazionale Danzi.
Penso che le sue parola possano aiutare molti giovani a trovare le giuste motivazioni per
fare sport anche senza necessariamente puntare a vincere o diventare campioni.
Io sono profondamente convinto che i VERI CAMPIONI" siano tutti coloro che con onestà, impegno costante e comportamenti moralmente corretti perseverano l'obiettivo di ricercare i propri limiti amando profondamente ciò che fanno e non vivendo lo sport come mero dovere o lavoro.
NON BISOGNA MAI DIMENTICARE CHE IL NOSTRO VALORE VA SEMPRE BEN OLTRE QUELLO CHE FACCIAMO E CHE POSSIAMO FARE.
NON BISOGNA MAI DIMENTICARE CHE IL NOSTRO VALORE VA SEMPRE BEN OLTRE QUELLO CHE FACCIAMO E CHE POSSIAMO FARE.
Buona lettura...
Per lei cosa significa essere protagonista nello sport? Vincere? E chi sa che non può vincere paradossalmente non dovrebbe nemmeno partecipare?
Si può essere protagonisti sempre. Chi arriva prima o chi arriva ultimo
può essere protagonista se vive con il desidero di ringraziare ciò per
cui uno è stato fatto (non è facile capirlo, in questo caso per me sono
la medicina e la corsa) e cerca di vivere con un obiettivo, con l’unico
scopo di dare il massimo al di là del risultato che può arrivare.
Questo può valere per un atleta alle Olimpiadi come per un atleta
amatoriale. La realizzazione è una realizzazione di se stessi. So di
poter vivere qualcosa che qualcun’altro non potrà vivere. Quando
affronto una gara ringrazio di esserci, ringrazio per la possibilità di
esprimermi a questi livelli. Lo scopo della mia vita è di fare
esperienza, cioè di vivere le cose per cui sono stato fatto. Se non
vivi per fare esperienza non potrai mai essere protagonista.
Matteo VILLANI
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